
Ha suscitato clamore la scelta dell’amministrazione di Castellammare, comune attualmente sciolto per camorra, che ha premiato i dirigenti con retribuzioni elevate grazie a “pagelle” elevatissime. E’ quanto si documenta scorrendo le pagine del decreto dei commissari straordinari.
La struttura guidata dal prefetto Raffaele Cannizzaro – come spiega Metropolis – ha così riconosciuto una valutazione che parte dai 78/100 per il dirigente dell’Urbanistica a un massimo di 97/100 per il segretario generale. Ed è questo il range nel quale si ritrovano i nove dirigenti del comune. Al dirigente dei servizi al cittadino, 84/100. Al dirigente dei servizi socio assistenziali, 93/100, al dirigente dei servizi finanziari, 88/100, al dirigente dei lavori pubblici, 83/100, al dirigente del settore ambiente 80/100, al dirigente della polizia municipale 89/100, al dirigente dell’unità di controllo di primo livello 91/100. Per loro scattano i relativi premi, proporzionati ai punteggi: dal 70 al 100%.
Molti osservatori esterni e anche organi di stampa hanno riscontrato un’anomalia nel concedere premi e benefit a dirigenti che appartengono a un comune sciolto per inflitrazioni camorristiche, in particolare in un centro come Castellammare dove le pressioni dei clan locali sono molto forti. E’ però altrettanto vero, al netto dei paradossi, che le procedura di assegnazione delle retribuzioni extra per i dirigenti si fonda su parametri e criteri del tutto differenti da quelli con sui si valutano organi politici come consiglio comunale e giunta. Ad esempio il raggiungimento degli obiettivi e la capacità di ottenere finanziamenti pubblici a vantaggio dell’ente di appartenenza.