
Hanno fatto il giro dei giornali le imprecazioni audio di Matteo Messina Denaro, bloccato nel traffico il 23 maggio del 2022 sull’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. Il capomafia sbotta perché gli eventi commemorativi per Giovanni Falcone, a 30 anni dalla morte, creano ingorghi e file di auto. Il criminale trapanese sta andando in clinica per curarsi, con il falso nome di Andrea Bonafede si sfoga su WhatsApp con alcune pazienti come lui diventate amiche. “E io qua sono bloccato con le quattro gomme a terra, cioè a terra nel senso non di bucate ma sull’asfalto. E non ci si muove per le commemorazioni di sta minchia!”
Gli insulti di Messina Denaro non intaccano la memoria. Il Centro Nazionale Sportivo Fiamma è e resterà sempre al fianco dei giudici Falcone e Borsellino e di tutte le vittime innocenti di mafia. Il loro esempio risplende a distanza di decenni e compatta le parti sane della società e della nazione. Persino il traffico di cui si lamentava il boss è l’ennesima dimostrazione della resilienza dello Stato a trent’anni dalla strage di Capaci.