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Nella giornata di ieri lo Stato italiano ha conquistato un’importante vittoria. Con l’abbattimento della villa-bunker dell’ex boss dei Casalesi, Michele Zagaria, la criminalità organizzata è stata costretta ancora una volta ad arretrare di fronte alla compattezza e alla solidità delle istituzioni. Oltre al luogo fisico, è stato distrutto un simbolo della camorra. Sulle sue macerie sorgerà un parco pubblico, un altro mattone di legalità in un territorio per troppi anni ostaggio del malaffare
Soddisfazione nelle parole del vicepresidente nazionale del Centro Nazionale Sportivo Fiamma, Antonio Arzillo, da anni impegnato nella promozione della legalità e nella gestione dei beni confiscati alle cosche del territorio. “Per chi crede nel riscatto di queste terre dall’infamia della criminalità organizzata ieri si è vissuto un momento unico. Alla presenza del Ministro degli interni, Matteo Piantedosi, e con il Sottosegretario onorevole Wanda Ferro ai beni confiscati, è stato abbattuto il bunker rifugio di Zagaria. Ho accompagnato la Ferro all’interno della struttura – ha spiegato Arzillo -. Un’opera unica nella sua follia, dove a spostarsi non erano le pareti ma l’intera abitazione. Ora siamo armati di una speranza in più nella lotta alla camorra”.